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A Favignana torna la mattanza ma la cattura sarà “sostenibile”

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L’isola di Favignana si candida ad avere la tonnara più sostenibile d’Europa. Dopo una lunga pausa tornerà la “mattanza” ma senza arpioni e sangue in mare. Restituire la tonnara ai tonnaroti e ai favignanesi è il progetto che si propone il Comune di Favignana che cavalcando l’onda dell’aumento delle quote tonno del 20 per cento, previsto per il triennio 2015-2017 da Bruxelles, ha chiesto alla direzione pesca del Ministero delle Risorse agricole di poter riavere le “quote”. Un diritto perso nel 2008 dopo che la cooperativa “La Mattanza”, che aveva in gestione la tonnara, non ha più calato le reti.

Rais e tonnaroti, fermi dal 2007, oggi possono, dunque, aspirare concretamente a ritornare in mare a bordo della “muciara” e dei “vasceddi”, le grandi barche in legno lunghe dai 17 ai 20 metri, lasciando, però, per sempre a riposo quelli che oggi sono attrezzi di archeologia industriale: gli arpioni. La pesca del tonno si prepara a ritornare ma sarà sostenibile e le maestranze avranno il compito di calare le reti e monitorare costantemente i flussi. A essere catturati, con tecniche non cruente ma con una tonnara fissa, saranno esclusivamente i tonni adulti che poi verranno in parte trasferiti in altre sedi per la commercializzazione.

“Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto – è fare in modo che quella di Favignana sia la prima tonnara siciliana a essere riattivata perchè ce lo chiedono la storia e i nostri pescatori. Faremo una tonnara che sia da esempio per un nuovo e migliore sistema di pesca del tonno in collaborazione con le associazioni che in questi anni si sono battute per la pesca sostenibile”. Un progetto sposato anche dall’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Antonello Cracolici che sabato scorso a Palermo ha annunciato alla presenza del Ministro Maurizio Martina che sosterrà la riattivazione della tonnara di Favignana.

Intanto, in attesa della concessione

 delle quote tonno il Comune ha chiesto al Ministero l’autorizzazione per calare una “tonnara turistica” che non avrà lo scopo della cattura bensì quello del recupero della tradizione e della valorizzazione delle maestranze. “I tonni – dice il sindaco Pagoto – entreranno nelle reti ai fini della ricerca scientifica e saranno monitorati e studiati per una successiva campagna di pesca sostenibile che speriamo di poter realizzare il prima possibile”.

Fonte: www.palermo.repubblica.it

Piano per fare a meno degli arpioni e puntare su una tonnara “turistica”

di MARIA EMANUELA INGOGLIA