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EXPO 2015. Isole minori siciliane in prima linea: tutto pronto per la grande esposizione universale

EXPO 2015. Isole minori siciliane in prima linea: tutto pronto per la grande esposizione universale

Saranno le isole minori della Sicilia, tra cui Ustica in prima linea, a inaugurare i 180 giorni di attività della Regione siciliana a Expo 2015: a Milano, in occasione della prestigiosa esposizione universale, che sta per aprire i battenti, “sbarcheranno” prodotti, stili di vita, identità culturali e attrattive territoriali propri delle piccole isole siciliane.

All’assessorato regionale dell’Agricoltura, unico partner pubblico italiano di Expo, è stato affidato il compito di gestire il “Cluster Bio Mediterraneo”, che riunirà, in un unico padiglione, undici paesi del bacino mediterraneo: Sicilia, San Marino, Tunisia, Grecia, Malta, Albania, Montenegro, Algeria, Serbia, Libano, Egitto.

La Regione si occuperà di coordinare il palinsesto di eventi e attività per celebrare al meglio la cultura mediterranea, esaltando il valore delle sue tradizioni alimentari e gastronomiche, la sua storia e il suo stile di vita apprezzato in tutto il mondo.

Durante gli show cooking, si alterneranno sul palco grandi chef pronti a svelare storie e segreti di alcune ricette della tradizione delle isole minori.

“La Sicilia è partner pubblico di Expo – afferma Dario Cartabellotta, responsabile unico del Cluster Bio Mediterraneo – il grande appuntamento che ci consentirà di proporre al mondo un modello di Sicilia mediterranea come punto di riferimento per un’agricoltura e una pesca sostenibile e di qualità, fondato su tre pilastri fondamentali: identità, innovazione sociale e integrazione del Mediterraneo”.

“Si tratta di un evento di fondamentale importanza – aggiunge Nino Caleca, assessore all’Agricoltura – Grazie alla posizione geografica strategica, la Sicilia si presta a essere il luogo d’incontro ideale per costruire rapporti di pace e coesistenza pacifica. All’interno del padiglione del Cluster Bio Mediterraneo, si potranno ritrovare le testimonianze delle tante culture che arricchiscono le rive del Mediterraneo e che, pur con le loro specificità, sono sempre accomunate dalla stessa matrice culturale”.